Per poter rimanere in maniera regolare sul territorio italiano, uno straniero deve portare con sé il permesso di soggiorno.
Permesso di soggiorno: cosa è e come richiederlo
Il permesso di soggiorno è un documento, con il quale viene autorizzata la permanenza di uno straniero sul territorio nazionale: tale documento garantisce quindi che lo straniero è autorizzato a rimanere in Italia.
Il permesso di soggiorno è il presupposto anche per chiedere la residenza a lungo o medio termine in Italia.
Una volta che sappiamo quale sia il valore del permesso di soggiorno, occorre comunque sapere chi può richiederlo, in che modalità, quanto costa e quanto vale.
Il permesso di soggiorno può essere validamente richiesto dai cittadini di altri Paesi non facenti parte dell’Unione Europea, nonché dai soggetti apolidi, vale a dire coloro che non hanno alcuna nazionalità.
Non sempre però per permanere per un periodo sul territorio italiano è necessario avere un permesso di soggiorno.
Per esempio i cittadini che appartengono ad alcuni Stati extra europei, possono rimanere sul territorio italiano per motivi di sport, di lavoro, di studio o perché vi sono stati invitati, purché la permanenza non superi i 90 giorni. In questi casi non è necessario neppure richiedere un visto.
Il permesso di soggiorno serve allo scopo di usufruire di una serie di servizi molto importanti per una persona, come l’iscrizione alle liste anagrafiche, apertura di un conto corrente, ottenere un determinato posto di lavoro, richiedere e ricevere assistenza sanitaria.
Sono tutte situazioni che richiedono la presenza di un permesso di soggiorno.
Quando richiedere il permesso di soggiorno
Abbiamo visto che in alcuni casi non è necessario chiedere il permesso di soggiorno e neppure il visto. Il permesso di soggiorno va richiesto quando un soggetto straniero voglia rimanere sul suolo italiano e deve fare richiesta entro otto giorni (lavorativi) dal momento del suo ingresso in Italia, rivolgendosi alla questura.
Lo straniero potrebbe anche già essere in possesso di un permesso di soggiorno, per esempio rilasciato da un altro stato dell’Unione Europa.
Comunque è sempre tenuto a comunicare entro otto giorni alla Questura che ha fatto ingresso sul territorio statale.
In caso in cui il soggetto si trattenga sul suolo italiano per più di 3 mesi dal giorno di ingresso, il Questore gli intima entro sette giorni di recarsi nel paese europeo che ha rilasciato il suo permesso di soggiorno, altrimenti viene adottato un provvedimento di espulsione nei suoi confronti.
Fare richiesta del permesso di soggiorno
Vediamo adesso quali sono i passaggi seguire per poter ottenere il permesso di soggiorno.
Se il soggetto vuole rimanere in Italia per più di tre mesi è tenuto a fare richiesta.
Serve quindi che il soggetto in questione si doti dell’apposito modulo di richiesta, al quale però deve anche accompagnare una serie di documenti.
In particolare serve un passaporto, o documento di viaggio equivalente, che sia valido e che abbia anche visto d’ingresso laddove è previsto; una fotocopia di detto documento; 4 foto tessere identiche, riconoscibili, recenti; marca da bollo da pagare del valore di 16 euro, ed infine tutti i documenti necessari per il tipo di permesso di soggiorno che si richiede.
Non solo, è previsto anche il pagamento di un contributo il cui valore varia da 80 a 200 euro a seconda del tipo di permesso di soggiorno.
La Questura è autorizzata a chiedere l’integrazione della documentazione, e anche a richiedere i mezzi di sussistenza con i quali il soggetto richiedente intende mantenersi in Italia finché vi permane.
Dove richiedere il permesso di soggiorno
Il permesso di soggiorno deve essere richiesto presso un apposito ufficio, che è l’Ufficio immigrazione della Questura del luogo dove il richiedente risiede. Il richiedente viene quindi sottoposto al rilievo delle impronte digitali, e riceve la copia della richiesta e data del giorno in cui può effettuare il ritiro del documento di permesso di soggiorno.
Bisogna conservare con cura la ricevuta della domanda finché si riceve il permesso: in caso di controllo essa deve essere mostrata, così come deve essere mostrata alla Questura nel momento in cui si ritira il permesso definitivo.
Vi indichiamo poi una serie di casi nei quali la domanda di permesso e rinnovo del permesso di soggiorno devono essere presentati negli Uffici Postali abilitati, usando il kit “banda gialla” che si trova nei comuni e nei Patronati. Sono i casi di richiesta di permesso per asilo politico, per studio (almeno tre mesi), per motivi religiosi, per adozione, affidamento, tirocinio di formazione professionale, per missione, per lavoro autonomo e subordinato, per famiglia, per il rinnovo dello status di apolide, per soggiorno di lavoro in casi peculiari, per la copia del permesso, e via dicendo.
Nei casi in questione, si deve presentare la documentazione che segue. In primis il passaporto o documento valido, la ricevuta del bollettino postale che attesta il pagamento di 27.50 euro, la fotocopia del documento di riconoscimento in formato A4, e la fotocopia dei documenti che sono richiesti (diversi di volta in volta a seconda del tipo di permesso di soggiorno che si chieda).
Tempi e costi per ottenere il permesso di soggiorno
Quanto ci vuole per ottenere il permesso di soggiorno?
Purtroppo è una procedura che richiede davvero molto tempo: la media è 290 giorni, ma si arriva anche a sette mesi di attesa a causa del grande numero di persone che fa richiesta. Il problema è anche la mancanza di un numero sufficiente di personale; inoltre prima di rilasciare il permesso bisogna controllare la documentazione, la sua veridicità, e questo impiega anche molto tempo, specie in casi complessi (es. famiglie).
Il costo del permesso di soggiorno non è univoco. Bisogna pagare innanzitutto 16 euro per la marca da bollo, 30 euro per la spedizione della raccomandata, 30.46 euro per ottenere un permesso elettronico valido più di 90 giorni.
Non solo: è richiesto anche il pagamento di un contributo, che va da 80 euro per permessi che durino più di 3 mesi e meno di un anno, 100 euro per permessi da almeno un anno a massimo due, 200 euro per permessi CE per lungo periodo.
Non è dovuto il contributo in caso di ricongiungimento familiare, stranieri che si trovano sul territorio e sono minorenni, per richiesta di asilo per motivi sanitari, per l’aggiornamento del permesso di soggiorno valido.