Dopo aver esaminato i tempi, le fasi e le istituzioni coinvolte nella procedura di bilancio è utile analizzare i documenti ufficiali del Parlamento europeo sul bilancio, per entrare più da vicino nell’argomento e dare concretezza alla teoria fin qui fatta.
Analisi del Bilancio Comunitario 2011
Il bilancio comunitario per l’anno 2011 è stato approvato dal Parlamento nei primi giorni di dicembre dell’anno precedente. Il bilancio approvato si fa portatore di tutte quelle esigenze manifestate dai deputati in sede di emendamento e approvazione giungendo ad un accordo inter-istituzionale con Consiglio e Commissione.
I deputati hanno ottenuto più finanziamenti per le priorità presentate dal Parlamento fra cui la pace in Medio Oriente e in Palestina (oltre 100 milioni di euro in aiuti), i programmi per la gioventù (finanziamenti per sostenere i giochi olimpici speciali di Atene), l’innovazione.
In particolare il Parlamento ottiene più finanziamenti nell’ambito della crescita (risorse per il programma Energia Intelligente – Europa) e dell’occupazione (con particolare riguardo alla regione del Mar Baltico). Per l’ambiente sono state stanziate risorse maggiori per il programma Life+ ed è stato offerto un sostegno maggiore per le risorse ittiche.
Nell’ambito della libertà, della sicurezza e della giustizia il Parlamento europeo ha ottenuto maggiori finanziamenti per ciò che attiene alla lotta contro il terrorismo e alla prevenzione della violenza su donne e bambini.
Esulando da un’analisi economica del bilancio comunitario per l’anno 2011 e ritornando alla mera procedura, per ogni linea di bilancio vi sono due differenti voci: gli stanziamenti di impegno (ossia quante risorse l’Unione europea prevede di investire per ogni specifico progetto) e gli stanziamenti di pagamento (ossia le uscite effettive che il Parlamento europeo deve sostenere).
In generale il Parlamento europeo ha, rispetto alla cifre totali, approvato i livelli degli stanziamenti di impegno e di pagamento proposti dalla Commissione.
Infine il Parlamento durante i negoziati di bilancio ha sollevato una serie di questioni politiche inerenti ad alcuni punti del Trattato di Lisbona non ancora implementati nella procedura di bilancio.
Le richieste principali riguardavano la partecipazione del Parlamento alle discussioni sulle prospettive finanziarie e sulle risorse proprie.
Dopo due mesi di negoziati, il Parlamento europeo ha ottenuto un accordo con il Consiglio che si sarebbe impegnato. nelle successive quattro presidenze. nel promuovere un maggiore coinvolgimento del Parlamento in quegli ambiti dallo stesso reclamati.
Dal momento che, per Trattato, il bilancio dell’Unione europea non può andare in deficit vi è un accordo fra i tre attori della procedura di bilancio (Commissione, Parlamento e Consiglio) secondo il quale, se sono necessari fondi ulteriori per adempiere agli obblighi giuridici dell’Unione, può emendarsi il bilancio.