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La procedura di discarico vista dall’interno

Della procedura di discarico, come è stato detto precedentemente, se ne occupa una specifica commissione parlamentare: la commissione per il controllo dei bilanci (CONT).

La procedura di discarico vista dall’interno

procedura di discarico vista dall'interno

Esistono due fasi: la prima dinnanzi alla commissione competente, la seconda dinnanzi al Parlamento europeo.

Nella prima fase la commissione esamina tutta una serie di documenti che vengono stampati e distribuiti fra i suoi componenti e il Presidente del Parlamento fissa un termine entro il quale anche altre commissioni interessate possano esprimere un loro parere.

In primis viene esaminato il conto di gestione, l’analisi della gestione finanziaria e il bilancio finanziario elaborati e trasmessi dalla Commissione, le relazioni annuali e speciali della Corte dei conti commentate dalle istituzioni interessate, la dichiarazione della stessa Corte che garantisce che le operazioni  finanziarie siano state effettuate con regolarità e i conti con affidabilità e infine la raccomandazione del Consiglio.

Esaminati questi documenti la commissione competente per il merito elabora una relazione contenente alternativamente o una proposta di decisione sulla concessione del discarico o un rinvio della stessa con relative osservazioni e motivazioni (con votazione nella tornata di aprile) oppure una proposta di decisione sulla  concessione o sul rifiuto del discarico con relative osservazioni e motivazioni (con votazione nella tornata di ottobre).

Inoltre la relazione contiene i pareri delle altre commissioni interessate, una proposta di decisione che chiude tutte le entrate e le uscite dell’Unione e tutti i documenti trasmessi dalla Commissione (anche quelli richiesti ma non ricevuti).

Se la commissione competente decide per il rinvio della decisione sul discarico ad altra data, la proposta di risoluzione contiene anche le ragioni del rinvio, l’indicazione delle azioni che la Commissione dovrà intraprendere e i documenti affinché il Parlamento possa prendere una decisione.

Il Parlamento analizza la relazione della commissione sul discarico entro il 30 aprile dell’anno successivo all’approvazione della relazione della Corte dei conti.

La relazione della commissione competente per il merito viene poi messa all’ordine del giorno della prima tornata utile e il Parlamento la vota decide a maggioranza dei voti espressi.

Come abbiamo pocanzi annunciato vi è la possibilità che la votazione della relazione sul discarico possa avvenire in due tornate differenti: quella d’aprile o quella d’ottobre.

Nella prima si decide se concedere il discarico o rinviarne la decisione alla tornata di ottobre.

Tutto dipende dall’esito della votazione della proposta di concessione: se ottiene la maggioranza dei voti il discarico è concesso e i conti vengono chiusi altrimenti il discarico si ritiene rinviato alla successiva tornata e in questo caso la commissione deve realizzare, entro sei mesi, una nuova relazione con proposta di concessione o di rifiuto.

A quest’ultimo esito si giunge anche qualora venga approvata una proposta di rinvio del discarico (a cui segue conseguentemente anche il rinvio della chiusura dei conti).

Se la proposta di rinvio al discarico non raggiunge la maggioranza, il discarico si considera concesso ed avviene la relativa chiusura dei conti.

Per quanto invece riguarda la votazione nella tornata di ottobre, il contenuto di questa può riguardare solo la concessione o il rifiuto del discarico (non si possono fare altri rinvii).

Se la proposta di concessione viene votata dalla maggioranza dei componenti, il discarico è concesso e i conti vengono chiusi.  E fin qui nulla di nuovo.

Tuttavia se la proposta di concessione non raggiunge la maggioranza dei voti espressi dai componenti della commissione, il discarico si considera rifiutato ed è necessario realizzare una proposta formale di chiusura conti da votarsi in una tornata successiva nella quale la Commissione rilascia una dichiarazione.

Alla medesima conclusione si arriva quando la proposta di rifiuto del discarico ottiene la maggioranza: il discarico, ovviamente, non è concesso e la chiusura dei conti deve essere proposta in una tornata successiva.

Se invece la proposta di rifiuto non raggiunge la maggioranza, il discarico si considera concesso e contestualmente avviene la chiusura dei conti.

Una volta concesso o rifiutato il discarico tutte le decisioni e le risoluzioni del Parlamento europeo vengono pubblicate su iniziativa del Presidente nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea e trasmesse alla Commissione e alle altre istituzioni.

La commissione competente per il merito riferisce poi al Parlamento di tutte le eventuali osservazioni e iniziative delle altre istituzioni sulle decisioni prese riguardo alla procedura di discarico.

Il Presidente del Parlamento europeo può presentare ricorsi contro le istituzioni dell’Unione europea che non abbiano adempiuto agli obblighi derivanti da decisioni sul discarico adendo la Corte di Giustizia dell’Unione europea.

Ciò dopo aver avuto una relazione dalla commissione per il controllo dei bilanci (CONT).

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