Fra i metodi di lavoro del Parlamento europeo, uno dei più rilevanti concerne l’articolazione in commissioni specializzate [1] che hanno il compito di redigere relazioni poi successivamente discusse in Aula.
Le commissioni parlamentari competenti in materia di bilancio sono la commissione per i bilanci e la commissione per il controllo dei bilanci (CONT).
Le commissioni parlamentari: la commissione per i bilanci e la commissione per il controllo dei bilanci
La commissione per i bilanci è composta da 43 membri titolari e da altrettanti membri sostituti, e la sua funzione principale è quella di redigere la posizione del Parlamento sul bilancio annuale dell’Unione europea (147,2 miliardi di euro di stanziamenti e 129,1 miliardi di euro di pagamenti per l’esercizio finanziario 2012).
La commissione per i bilanci ha anche la funzione di preparare i negoziati relativi al quadro finanziario pluriennale (o prospettive finanziarie) che definisce il quadro in cui si iscrive la procedura di bilancio annuale per un periodo di 7 anni.
Dal momento che, come abbiamo precedentemente affermato, il Trattato di Lisbona impone che il bilancio dell’Unione europea deve essere finanziato tramite risorse proprie (obiettivo non del tutto ancora raggiunto [2] ), la commissione per i bilanci sta studiando delle soluzioni legislative che permettano di creare e garantire nuove entrate.
Della commissione per il controllo dei bilanci (CONT) abbiamo già parlato abbondantemente nei paragrafi precedenti.
[1] Christine Neuhold, The “Legislative Backbone” keeping the Insitution upright? The Role of European Parliament Committees in the EU Policy-Making process, EIoP, 2001, p. 3 ss.
[2] Alfonso Iozzo, Stefano Micossi, Maria Teresa Salvemini, A new budget for the European Union?, cit., pag. 6