- Come ottenere il risarcimento diretto in caso di incidente stradale?
Quando si verifichi un incidente stradale, la parte che ha subito un danno al veicolo ha l’opportunità di richiedere, in determinati casi, un risarcimento diretto alla propria compagnia assicurativa.
Il fine principale dell’indennizzo diretto dovrebbe essere quello di garantire la liquidazione in tempi brevi, evitando così il contenzioso di fronte al giudice.
La procedura per ottenere il risarcimento diretto si attiva tramite l’invio di una specifica richiesta alla propria compagnia assicurativa.
Risarcimento Danni per Incidente Stradale
Tale procedura non può trovare applicazione nei casi in cui l’incidente abbia coinvolto più di due veicoli (es: tamponamenti a catena), nei casi in cui il veicolo coinvolto non sia regolarmente assicurato, nel caso in cui sia coinvolto un pedone o un immobile e nel caso in cui sia presente una macchina agricola.
Inoltre la procedura di indennizzo diretto non trova applicazione neanche nei casi in cui dall’incidente siano derivate lesioni gravi, che abbiano portato ad un’invalidità permanente superiore al 9%.
La richiesta di indennizzo diretto deve contenere alcune informazioni chiare e precise concernenti le modalità in cui l’incidente è avvenuto, le generalità dei soggetti coinvolti, l’entità delle lesioni subite e lo stato di famiglia della vittima (qualora si versi nell’ipotesi di incidente mortale).
Qualora siano intervenute, sul luogo dell’incidente, delle autorità di pubblica sicurezza e/o personale sanitario, queste devono essere menzionate.
La richiesta di indennizzo diretta deve essere inviata, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, sia alla propria compagnia assicuratrice sia a quella del mezzo danneggiante.
Entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta, la compagnia assicuratrice è tenuta a formulare al danneggiato un’offerta di risarcimento o, al contrario, a comunicare al danneggiato le motivazioni per cui ritiene opportuno rigettare la domanda.
Prima di formulare l’offerta, la compagnia assicuratrice si affida alla visita di un professionista di fiducia per valutare l’entità dei danni fisici subiti dal danneggiato, visita cui il danneggiato stesso non potrà sottrarsi.
Qualora la compagnia assicuratrice ritenga che la documentazione fornita sia incompleta o insufficiente, dovrà farlo presente al richiedente entro il termine di 30 giorni.
Nel momento in cui l’assicurazione formula la propria offerta, possono verificarsi le seguenti ipotesi:
- Il danneggiato dichiara di accettare l’offerta,
- Il danneggiato rifiuta l’offerta,
- Il danneggiato non si pronuncia entro trenta giorni dalla formulazione dell’offerta.
Se il termine per effettuare l’offerta scade senza che l’assicurazione si sia pronunciata, il danneggiato può agire in giudizio.
Dobbiamo precisare che il risarcimento diretto è facoltativo per il danneggiato, il quale può sempre decidere di ricorrere all’azione ordinaria, consistente nel convocare in giudizio il danneggiante e la compagnia assicurativa di quest’ultimo.
Fuori dai casi di indennizzo diretto, se ad esempio ci sono danni fisici e più di due veicoli coinvolti, bisogna seguire la procedura ordinaria rivolgendosi alla compagnia assicuratrice del responsabile dell’incidente.
- Come avviene il risarcimento dei danni morali?
I danni contro le persone risarciti dalle assicurazioni devono comprendere anche i danni morali, la cui verifica non è sempre semplice.
Per vedersi risarcire anche i danni morali, il danneggiato deve allegare le prove che ne dimostrino l’esistenza e la diretta correlazione con le lesioni subite.
I danni morali consistono nelle sofferenze, di carattere psichico, che il danneggiato ha subito a causa dell’incidente causato da altri soggetti.
Rientrano nella categoria dei danni morali tutti quei fatti che abbiano causato la perdita di reddito, i danni all’integrità personale e la sofferenza personale del danneggiato.
I danni morali includono patologie quali depressione ed attacchi di panico, le quali siano sorte conseguentemente all’incidente.
Il calcolo del danno morale avviene in base a tabelle predefinite, le quali prevedono una percentuale specifica per ogni singolo evento.
Secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione, il danno morale può essere provato anche per presunzioni.
Se si verifica un incidente stradale mortale, i danni morali devono essere riconosciuti e risarciti anche ai parenti prossimi del defunto, danni che dovranno essere calcolati tenendo conto dell’età del defunto, del grado di parentela, del fatto di essere conviventi o meno e del fatto di avere altri parenti in vita.
- Come avviene il risarcimento dei danni fisici?
I danni fisici subiti come conseguenza di un incidente stradale suscettibili di risarcimento comprendono l’inabilità temporanea (consistente nei giorni di degenza ospedaliera) e l’invalidità permanente.
L’inabilità temporanea viene provata attraverso i certificati medici forniti dal medico curante mentre l’invalidità permanente viene provata attraverso lastre, ecografie e risonanze magnetiche.
L’inabilità temporanea è un danno che rende il soggetto incapace di svolgere la propria attività lavorativa per un periodo di tempo limitato (esempio: lesione ai tendini che non consente al danneggiato di andare a lavoro per un determinato periodo).
L’invalidità è considerata permanente quando i postumi delle lesioni sono stabili ed irreversibili.
L’invalidità permanente colpisce l’individuo per un periodo di tempo illimitato. Si tratta di un danno che impedisce per sempre all’assicurato di proseguire nelle proprie attività lavorative.
Una particolare categoria di danni fisici è quella dei danni estetici, i quali danno comunque luogo ad un diritto al risarcimento.
E’ ovvio che nel giudicare il risarcimento del danno estetico si debba tener conto di vari fattori, quali l’età ed il sesso.
E’ molto difficile attribuire un valore preciso alla menomazione estetica subita. L’indennizzo sarà valutato in base alla possibilità di ridurre il danno estetico tramite successive operazioni di chirurgia estetica. Ne deriva come sia indispensabile che nella perizia ci si avvalga anche della consulenza di uno specialista in chirurgia plastica.
- Come avviene il risarcimento in caso di incidente mortale?
Quando l’incidente stradale provoca la morte di un soggetto, i danni che ne derivano riguardano chiaramente i superstiti che, con il defunto stesso, avevano rapporti economici in atto.
Il risarcimento del danno di ogni avente diritto deve essere calcolato tenendo conto del lucro cessante, cioè tenendo conto della parte di reddito che il defunto avrebbe devoluto a ciascun avente diritto in forza di obbligazioni esistenti.
Il lucro cessante si baserà sul reddito annuo percepito dal defunto al momento della morte.
Le spese emergenti, invece, sono generalmente quelle che i prossimi congiunti affrontano a titolo di spese mediche ed ospedaliere eventualmente sostenute prima della morte del soggetto coinvolto nell’incidente.
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